I dati epidemiologici inerenti l’incidenza dei tumori, evidenziano sempre più la necessità di agire sulla prevenzione. Purtroppo, nonostante i numerosi passi avanti effettuati nella diagnosi precoce e nella scoperta di nuove terapie, l’unica vera arma efficace contro questa subdola malattia rimane la modificazione dello stile di vita.
Questo significa agire quando le persone sono ancora in salute e non intervenire alla scoperta del cancro, dove spesso è troppo tardi per cambiare le cose. Tutte le associazioni internazionali sottolineano infatti l’importanza di incrementare l’adozione di stili di vita più salutari (prevenzione primaria), intervenendo sui cosiddetti fattori di rischio modificabili ovvero i vizi che gran parte della popolazione alimenta nella quotidianità (fumo, alcol, sedentarietà e cattiva alimentazione). Modificare e rendere salutari tali abitudini significa secondo le stime ridurre di un terzo la mortalità per tumori, dato impressionante alla luce delle statistiche recenti e del numero di casi in aumento nella popolazione. Cambiare abitudini non significa fare enormi sacrifici, ma utilizzare il buon senso senza dare ascolto a tutti coloro che vogliono lucrare sulla paura sviluppata da chi ha visto da vicino i pericoli di tali malattie.
Bisogna stare estremamente attenti a tutti coloro che gridano al miracolo o a scoperte scientifiche sensazionali in questo campo. La ricerca scientifica infatti va sempre avanti, ma una notizia o una scoperta devono essere validate e condivise dalla stragrande maggioranza dei professionisti sanitari. Non esistono verità nascoste, libri, farmaci, integratori, alimenti o ricette miracolose che possano salvarvi. Questo perché i tumori sono malattie complesse che richiedono un approccio multidisciplinare e il contributo di più professionisti, come anche l’organismo umano è una macchina complessa la cui natura va vista a livello globale, stando alla larga da promesse inutili e dannose, come quelle che spesso arrivano dalla stregoneria delle medicine alternative mai dimostrate e validate scientificamente. Naturalmente sappiamo che chi ha già toccato con mano queste problematiche tende ad essere più motivato riguardo il cambiamento e ad evitare delle recidive, ma la prevenzione si rivolge a tutta la popolazione, che viene invitata a leggere, informarsi e a capire che tutto quello che facciamo quotidianamente comporta una risposta positiva o negativa nei confronti della nostra salute.
I 4 pilastri su cui intervenire sono i seguenti:
Alimentazione
Quando si tratta di fare delle modifiche di questo tipo e iniziare uno stile alimentare differente, bisogna diffidare dalle numerose notizie che ci giungono da giornali e televisione oppure da siti internet di dubbia provenienza. Ricordiamoci che ognuno può avere un sito internet e scrivere ciò che vuole, come accade spesso per coloro che cercano di far passare storie sensazionali o cibi esotici come la cura per i tumori. Il consiglio è quello di affidarsi sempre a fonti istituzionali e riconosciute e qualora decidiate di cambiare vita, affidarvi sempre a professionisti qualificati nel campo nutrizionale, valutando la loro preparazione attraverso il curriculum vitae e chiedendo ad esempio notizie in merito all’ordine sanitario di appartenza. Prima di intraprendere qualsiasi cambiamento è sempre raccomandabile parlarne con il proprio medico o il proprio oncologo di fiducia, affinchè venga instaurato un rapporto professionale con il nutrizionista e lavorando solamente su protocolli che abbiano una validità scientifica riconosciuta. Mantenere sotto controllo il peso è importante per ridurre il rischio di tumore e di altre malattie croniche come quelle cardiovascolari e il diabete. Essere in sovrappeso contribuisce alla carcinogenesi in alcuni tumori, favorendo una sovrapproduzione di insulina, ormone responsabile della crescita delle cellule cancerose. Ricordiamoci che nella donna avere una circonferenza massima addominale al di sopra degli 80 cm e nell’uomo al di sopra dei 94 cm espone ad un rischio maggiore di problemi metabolici. Molto utile controllare lo stato dei micronutrienti, in particolare della vitamina D. Questo è necessario a mantenere una buona struttura ossea e a ridurre l’insorgenza di tumori.
Bisogna poi stare attenti ad abusare di sale e alimenti di origine animale, quali carni (sia bianche che rosse) oltre che di insaccati e salumi, che andrebbero piuttosto ridotti rispetto al consumo abituale della popolazione. Naturalmente molto meglio, quando possibile utilizzare carne proveniente da allevamenti all’aperto e nutriti con fieno o erba. Stesso discorso per il latte, dove la differenza tra produzioni biologiche e convenzionali ha maggiore peso rispetto ad altri alimenti. Privilegiare infine frutta, legumi e verdura, le quali oltre ad un elevato potere saziante grazie alla presenza di fibre (a cui concorrono anche i cereali integrali), presentano un basso apporto calorico e sono ricche di acqua, nutrienti e fitocomposti. Evitare l’eccesso di grassi (tutti), dando preferenza all’olio extravergine d’oliva, evitando di cuocerlo a lungo e ad alte temperature oppure a inserire altri oli vegetali come quello di lino, ricco di acidi grassi omega 3, frutta secca e i semi oleosi. Non vanno però demonizzati i grassi saturi, anch’essi importanti nell’alimentazione e nell’equilibrio di tutti gli acidi grassi alimentari. Anche l’eccesso di proteine e integratori proteici o di aminoacidi ramificati, incide negativamente sull’insorgenza di tumori. Un ruolo fondamentale nella digestione e nella prevenzione è quello assunto dall’acqua. È fondamentale bere acqua mineralizzate e ricche di nutrienti, evitando così di ricorrere a integratori inutili, anche in chi pratica attività fisica, dato che l’eccesso di nutrienti o antiossidanti è spesso associato all’insorgenza di patologie oncologiche. È importante assecondare sempre il senso di sete e addirittura tentare di anticiparlo bevendo a sufficienza, anche attraverso tisane, zuppe e frullati freschi (che però non vanno mai preferiti a frutta intera e verdure). Evitare infine alimenti inutili come snack dolci e salati, bevande gassate e zuccherate. Il loro consumo tra l’altro, contribuisce all’aumento del peso corporeo.
Movimento
Bisogna fare una netta distinzione tra movimento quotidiano spontaneo, attività fisica specifica e sport. Quest’ultimo è di pertinenza solamente degli atleti professionisti, mentre quello che manca alla popolazione è soprattutto la prima di queste 3 caratteristiche. Nella prevenzione bisogna svolgere almeno 30 minuti ogni giorno di movimento attivo, camminando più possibile a piedi, usando la bicicletta quando possibile, oppure praticando attività quali giardinaggio, ballo, lavori domestici. Purtroppo anche molte persone che frequentano palestre, piscine e altre attività 2-3 volte a settimana, nel resto della giornata e dei giorni della settimana sono completamente sedentarie, spesso eseguendo questa attività solamente nei mesi più freddi e finalizzata a mettersi in forma per l’estate. La pratica regolare di attività fisica è una strategia efficace sotto più punti di vista: da un lato aiuta a mantenere sotto controllo il peso e dall’altro contribuisce a migliorare i livelli ormonali e a rafforzare il sistema immunitario.
Bevande alcoliche
Per una buona prevenzione oncologica la raccomandazione sarebbe di evitare il consumo di bevande alcoliche e consumarne piccole quantità solo occasionalmente. Un consumo eccessivo (che è personale, tenendo conto che non esiste il rischio zero) di bevande alcoliche (vino, birra, liquori ecc.) è fortemente sconsigliato, in tutti gli ambiti della salute. È importante pertanto, fin da giovani, imparare a moderarne il consumo, limitando (solo se e quando strettamente necessario) a berne un bicchiere di vino al giorno per le donne e a due per gli uomini. In sostanza, solo non bere è un atto di prevenzione vera.
Fumo
L’interruzione dal fumo non solo migliora la salute polmonare, ma contrasta la formazione di molte patologie invalidanti per l’individuo. Ricordiamoci che esso è responsabile di molte patologie croniche respiratorie (bronchite cronica ostruttiva, enfisema), cardiovascolari (infarto, ischemia) e neoplastiche.