Medicina ed alimentazione sportiva
Il Dott. Antonio Pacella, si occupa da anni di seguire atleti e sportivi professionisti e dilettanti, sia in ambito nutrizionale sia nella prevenzione e recupero degli infortuni. E’ stato inserito tra i Membri Onorari della Società Europea di Nutrizione Sportiva e da tempo è iscritto all’albo dei mesoterapisti professionisti. Per migliorare la performance degli atleti e ottenere risultati significativi, la visita medica e la collaborazione tra professionisti di più specializzazioni è fondamentale. L’atleta viene valutato e inquadrato a livello globale, offrendo i seguenti serivizi:
Nutrizione Sportiva
Un’alimentazione adeguata ai fabbisogni nutrizionali influisce significativamente sulle prestazioni sportive, dal bambino all’adulto.
Non è possibile definire un unico tipo di prescrizione nutrizionale, ma va mirata e costruita sul singolo soggetto in base a vari parametri definiti da una valutazione antropometrica e nutrizionale, alla morfologia e al tipo di attività fisica.
Non esistono cibi che permettono di far vincere una gara o migliorare le prestazioni. Non esiste una dieta o un integratore per lo sport, ma un’alimentazione costruita su chi pratica lo sport.
L’alimentazione, basata sulle caratteristiche specifiche dell’atleta e dello sport praticato dovrà fornire con il giusto timing, un corretto quantitativo di nutrienti e una giusta integrazione, tenendo conto delle direttive antidoping e degli studi scientifici che ne dimostrano efficacia e sicurezza per l’atleta.
Negli ultimi anni, l’intensità di allenamento è aumentata notevolmente, come anche la velocità di alcuni sport di squadra, al pari del numero di allenamenti e impegni settimanali degli atleti di tutte le età, causando anche un maggiore dispendio idrico e un aumentato fabbisogno idrico, energetico e glucidico.
Nell’atleta è fondamentale una corretta idratazione sia nella fase precedente all’attività, sia durante e dopo la prestazione. E’ fondamentale scongiurare alterazioni dell’equilibrio elettrolitico che porterebbe disturbi della funzionalità cardiaca e muscolare, anche attraverso una reintegrazione nella fase di recupero.
DCA nello SPORT
I disturbi del comportamento alimentare nello sportivo sono un problema diffuso verso il quale negli ultimi anni è aumentato l’interesse nonostante le conoscenze a riguardo siano ancora molto scarse. Sono molto più frequenti negli atleti rispetto ai non atleti e comprendono sia il mondo femminile, sia quello maschile, coinvolgendo tutti gli sport, dalla danza alla ginnastica, fino al nuoto sincronizzato e agli sport con categorie di peso come il pugilato. Recentemente sono in aumento i problemi negli atleti di endurance, nel calcio, nel ciclismo e nel body building. Anoressia, bulimia, BED non sono gli unici presenti. Recentemente stanno aumentando ortoressia, dismorfofobia e vigoressia, dove il ruolo del medico specialista in scienza dell’alimentazione è di fondamentale importanza sia in fase di diagnosi che riabilitazione nutrizionale, in collaborazione con psicoterapeuta e psichiatra.
Mol
te sono le atlete che si sottopongono a diete incongrue, non adatte allo sport praticato e che spesso si ritrovano in una condizione di iponutrizione, saltando i pasti, utilizzando lassativi, disidratandosi e mettendo a repentaglio la salute. Tipica è la triade dell’atleta, in presenza di disturbi dell’alimentazione, alterazioni del ciclo mestruale (amenorrea, oligomenorrea o cicli anovulatori) e riduzione della densità ossea (osteopenia e osteoporosi precoce).
Diagnostica nutrizionale
La valutazione dello stato di nutrizione e del bilancio idrico nello sportivo amatore, professionista e d’elite è di fondamentale importanza prima di decidere la migliore terapia nutrizionale e impostare l’allenamento ottimale. Tra queste:
- Impedenziometria per la misurazione di: Acqua Totale (TBW), Massa Metabolicamente Attiva (BCM), Massa Extra cellulare (ECM), Massa Muscolare Scheletrica ( SM ), Indice ( SMI), Metabolismo Basale (BMR).
- Antropometria e Plicometria per la misurazione di: Circonferenze corporee (braccio, addome, glutei, radice della coscia, mediana della coscia, sovrapatellare e polpaccio), Massa grassa, Massa muscolare, Area Muscolare ed Area Lipidica dell’arto superiore e dell’arto inferiore (con i rispettivi percentili di appartenenza), Rapporti tra Area Muscolare ed Area Lipidica, Circonferenza Muscolare del braccio e della coscia, Superficie e densità Corporea, Minerali Ossei, Minerali Corporei, Massa Proteica.
- Dinamometro, per misurare il valore di forza di presa della mano
- Sfigmomanometro per la misurazione della Pressione Arteriosa a riposo e sotto sforzo
- Saturimetro per la misurazione della percentuale di Saturazione di Ossigeno
Verrà inoltre effettuata una Valutazione del rischio di Disbiosi Intestinale, Sarcopenia Infiammazione, oltre alla Valutazione clinica e nutrizionale (anamnesi ed esame obiettivo, recall nutrizionale e food frequency) e la prescrizione di Esami bioumorali e ormonali di pertinenza esclusivamente medica.
Sonno e performance
L’atleta non si costruisce solamente in allenamento, ma soprattutto fuori. Avere uno stile di vita idoneo è fondamentale a qualsiasi età, a prescindere dal talento.
Il legame tra sonno e performance è strettissimo. Il numero di ore e la sua qualità regolano la produzione di molti ormoni e i livelli di benessere o malessere. Dormire poco e male comporta un aumento patologico del cortisolo e una riduzione della sintesi di glicogeno e dell’ormone della crescita. Dormire bene significa aumentar la produzione di ormone della crescita (GH), fondamentale per rigenerare e riparare i tessuti (muscoli, tendini, cartilagini) sottoposti a stress durante l’attività fisica.
Una cattiva gestione del sonno influisce sulla forza, sull’attenzione, sui tempi di reazione, sull’incremento della depressione, sulla tensione, sulla confusione, sulla fatica, sulla rabbia, sull’ansia e l’alterazione dell’umore oltre che alle capacità di decision making durante la prestazione. L’insonnia o la cattiva qualità e quantità di sonno possono addirittura aumentare le probabilità d’infortunio negli atleti e ridurre gli anni di carriera degli atleti. Nel caso in cui si avrà un ciclo di riposo ottimale si avrà un incremento ideale della prestazione. In caso di alterazioni è possibile intervenire sia con terapie comportamentali che nutrizionali, oltre ad un supporto farmacologico, fitoterapico e con integratori alimentari specifici, tenendo conto delle regole antidoping.
Digestione e performance
Avere una buona digestione è importante sia nella fase di allenamento che in gara.
Al pari del sonno, ottimizzare la funzionalità epatica e intestinale può fare la differenza, anche alla luce delle recenti scoperte sul ruolo del microbiota intestinale e dell’asse cervello-intestino che riveste grande importanza nella pratica sportiva.
Produrre correttamente ormoni come insulina e testosterone, significa avere un fegato ben efficiente per metabolizzarli. L’esercizio fisico ha un effetto benefico sull’intestino aumentando la diversità dei batteri intestinali e viceversa un’attività fisica troppo intensa e di lunga durata può alterare il microbiota intestinale e danneggiare la barriera intestinale. Una corretta alimentazione è fondamentale per regolare la funzionalità intestinale, al pari di una corretta masticazione, che rappresenta la prima fase della digestione e di conseguenza un migliore assorbimento dei nutrienti.
Farmaci ed integratori
La conoscenza della corretta somministrazione delle terapie farmacologiche in caso di necessità, dei rimedi fitoterapici, dell’integrazione nutrizionale, nel campo dello sport trova la sua massima espressione.
Tutte le terapie farmacologiche somministrate agli atleti devono tener conto delle leggi che regolano il tema doping, che potrebbero portare a sanzioni e squalifiche individuali e di squadra, oltre alla farmacocinetica e farmacodinamica dei principi attivi presenti sul mercato. Anche per la medicina naturale è necessario conoscere in maniera approfondita i divieti e l’inserimento all’interno delle liste emanate dagli organi di competenza.
La quantità d’integratori utilizzati nella pratica agonistica e professionistica è altissima e spesso inefficace oltre che dannosa. I rimedi andrebbero utilizzati dopo un’attenta valutazione dello stato di nutrizione e delle necessità individuali. Per questo è importante essere seguiti dal un professionista del settore, al fine di ottimizzare i risultati anche grazie al binomio alimentazione e integrazione.
Il compito della corretta integrazione non è quello di aumentare la performance, ma di reintegrare eventuali sbilanci metabolici conseguenti alla performance sportiva.
Prevenzione infortuni
L’argomento infortuni nel mondo dello sport e in particolar modo in quello professionistico e d’elite è da sempre oggetto di dibattiti e spesso di analisi approfondite da parte della ricerca scientifica. L’obiettivo dello staff sanitario è quello di ridurre al minimo gli infortuni e garantire il benessere psico fisico ai propri atleti. Proprio per questo è fondamentale comprendere bene le dinamiche sportive e programmare una corretta prevenzione grazie all’ausilio di un team multidisciplinare.
Il dott. Pacella si occupa da tempo di migliorare la performance atletica attraverso la carbossiterapia e specifici protocolli da lui creati in grado di stimolare l’ossigenazione dei tessuti e la vascolarizzazione del microcircolo (che si traduce anche in una migliore eliminazione dei metaboliti di scarto e una maggiore efficienza muscolare) e migliorare la densità mitocondiriale, oltre a innumerevoli altri effetti benefici.
Questo significa aumentare la prestazione senza avere alcun effetto collaterale ed essendo perfettamente in linea con le indicazioni del doping, dato che consiste nella somministrazione di anidride carbonica in quantità stabilite.
Anche l’ossigenoterapia e l’ozono terapia sono spesso utilizzate in protocolli sinergici.
Recuperare infortuni
Nella piccola traumatologia dello sport, riveste un ruolo fondamentale l’utilizzo della mesoterapia antalgica, che può fornire una risposta farmacologica rapida, efficace ed estesa a molte malattie comuni nell’atleta e di cui il Dott. Antonio Pacella è da anni un grande esperto e conoscitore, avendo trattato sportivi di alto livello e di varie discipline con risultati sorprendenti nel recupero dagli infortuni muscolo tendinei e articolari.
Purtroppo molti atleti non conoscono ancora l’efficacia di tale terapia e la capacità di ristabilire rapidamente la condizione fisica senza la necessità di utilizzare farmaci per via generale, con effetti collaterali maggiori (soprattutto gastrici) e spesso inefficacia, oltre ad infiltrazioni di cortisone.
Bastano infatti in media una sola sessione settimanale e in generale pochissime sessioni per guarire da un infortunio. Si tratta di una terapia medica, ideata dal francese Michel Pistor intorno agli anni 60, che consiste nell’effettuare delle microiniezioni di blande quantità di farmaci nel derma e nell’ipoderma. Questo si traduce in dosaggi efficaci di terapie farmacologiche a quantità ridotte e con scarsissimi effetti indesiderati, oltre alla compatibilità con le leggi antidoping.
Viene utilizzata per tutti i tipi di dolore, permettendo la riduzione rapida della sintomatologia sia nelle fasi acute che nel dolore cronico, favorendo quindi un più rapido ed efficace recupero dagli infortuni, poiché le iniezioni vengono effettuate direttamente nella sede del problema. Nella traumatologia trova largo impiego nelle lesioni contusive, distorsive, da sforzo, nelle tendinopatie e nelle complicazioni post traumatiche, con specifici protocolli. Utilissima anche per aumentare l’efficacia di altre terapie, come ultrasuoni, tecarterapia, kinesiterapia, laser.