Medicina estetica ed antiaging
Medicina estetica ed antiaging
Ad inizio del secolo scorso gli ultracentenari erano meno di 50, oggi quasi 8 mila. Non ha senso però arrivare a 100 anni o aspirare a tagliare il traguardo dei 120, e poi farlo in cattiva salute, con una politerapia o grazie a continui ricoveri. Per questo è fondamentale stare alla larga dalle numerose promesse del marketing salutistico che ci promettono di migliorare la vita e allungarla, a partire da integratori, creme, pozioni, religioni alimentari ed eliminazione di questo o di quello. Per invecchiare bene dobbiamo curare sia il corpo che la mente. Non privarci dei piaceri, delle emozioni, della curiosità, di piccoli vizi e della convivialità, soprattutto a tavola. Ma è fondamentale muoverci e allontanare tutte quelle situazioni che scientificamente riducono la qualità della vita.
L’assenza di difetti nella bellezza è di per sé un difetto
– Henry Havelock Ellis
Naturalmente non tutti gli individui invecchiano allo stesso modo. Sono tanti i fattori che determinano un allungamento e un miglioramento della vita. Tra questi sicuramente mangiare il giusto stando attenti a ingerire la giusta quantità di proteine, variare, masticare, gustarsi i momenti passati intorno al cibo, camminare molto, avere tanti amici, lavorare con piacere e per il giusto tempo, dormire bene, esporsi al sole quotidianamente, vivere all’aria aperta, respirare bene e rilassarsi, tenersi mentalmente attivi e motivati, dedicarsi a occupazioni gratificanti, contrastare lo stress, avere una vita sessuale e amorosa appagante, anche in tarda età; avere fede, godersi i benefici del sole, avere la giusta dose di vitamina D, integrare quando serve antiossidanti e omega 3, allontanare gli eccessi, come fumo e alcool. L’unica pozione miracolosa esistente, accessibile a tutti è una sola: Prevenzione.
Il mito della bellezza non è una prerogativa esclusiva della nostra epoca.
Nella società attuale, apparire ha una valenza maggiore dell’essere. Mostrarsi in forma impeccabile, conta tantissimo. Il binomio magrezza uguale bellezza, tocca livelli che rasentano l’assurdo. Si assiste ad un boom di interventi estetici, di lifting, tatuaggi e ritocchi che ormai da anni non rappresentano più un tabù. Apparire è importante non solo all’inizio di una relazione, ma nella ricerca di un lavoro, nella pubblicità, nella moda. Ciò che è bello e consono alla moda del momento, attrae l’attenzione degli altri e tutti vogliono essere al passo con i tempi.
Piacere e piacersi è fondamentale per aumentare la propria autostima. Tutti oggi teniamo alla nostra immagine. Basti pensare al numero di volte che ci specchiamo e ci mettiamo in mostra. Oppure al numero di volte che evitiamo volutamente di farlo, perché non ci sentiamo a proprio agio.
La cultura del corpo ha profondamente cambiato il rapporto fra individuo e fisico. Bellezza oggi vuol dire successo. Nella moda, una magrezza anche eccessiva è una condizione irrinunciabile.
Non è lecito invecchiare. Il successo non è mai abbastanza e la ricchezza non è mai sufficiente. Essere ammirati è un obiettivo, che spesso sfocia nella costruzione di un’immagine artificiale, confezionata appositamente per suscitare invidia negli altri.
Tutti vanno alla spasmodica ricerca della “bacchetta magica”, sottoponendosi spesso a disastri estetici. Nessuna regola, nessuna frontiera. E questo fa gola a tutti. Medici, pazienti, industria.
Se davvero volete invecchiare in salute, aspirate ad una immagine sana della medicina estetica. Quella fatta da medici consapevoli dell’importanza di dare miglioramenti sensati ad un corpo che cambia. Bisogna migliorare nel tempo il rapporto tra età biologica ed anagrafica, anche grazie all’ausilio di terapie cosmetiche valide, allontanando le numerose bufale e promesse che ruotano intorno a questo campo. State alla larga da oli miracolosi, pappette, veleni di scorpioni e bave di lumaca. Serve sempre diagnosi e terapia.
Le problematiche trattate sono
Circolazione e PEFS (“cellulite”)
Le alterazioni del microcircolo e l’insufficienza venosa sono problematiche molto comuni nelle donne, spesso a causa di uno stile di vita errato, di alterazioni della postura e dell’appoggio plantare o della sedentarietà. Per risolvere tale patologia, vi sono diverse soluzioni, che vanno da terapie elastocompressive, fino ad arrivare a soluzioni chirurgiche, passando dalla pressoterapia e dalla scleroterapia. Tra queste alterazioni sicuramente molto conosciuta è la PEFS (Panniculopatia Edemato Fibro Sclerotica), comunemente chiamata “cellulite”, un inestetismo frequente nelle donne e difficile da combattere ed eradicare. Nonostante infatti le numerose promesse di cura e trattamento, spesso con rimedi del tutto inefficaci, in gran parte delle persone permane, in forme più o meno gravi, tutta la vita. Ne esistono diversi tipi e inquadramenti diagnostici, che passano attraverso diversi stati, dalla semplice infiammazione, fino alla sclerosi o alla fibrosi del tessuto connettivo. Per questo è importante sempre la visita medica prima di effettuare qualunque tipo di trattamento al fine di stabilirne anche le cause, che comportano un’alterazione del sistema venoso e linfatico, rallentando il flusso del sangue e provocando la ritenzione idrica, da cui poi si sviluppa questa patologia. E’ importante infatti riuscire ad inquadrare la presenza di problemi vascolari e fattori scatenanti come, fumo ed alcool, sovrappeso o dimagrimenti repentini, alimentazione scorretta, postura sbagliata, vita sedentaria o scarsa attività fisica, alterazioni ormonali. Senza una precisa diagnosi, ogni terapia (che è sempre multidisciplinare) rimane inefficace e a volte addirittura dannosa.
Grasso localizzato
Le adiposità localizzate sono condizioni molto frequenti soprattutto nei giovani adulti. L’accumulo di grasso, favorito da una predisposizione genetica, può stabilirsi in diverse sedi, sotto la spinta ormonale dovuta in parte all’avanzare dell’età (calo degli estrogeni nelle donne e del testosterone negli uomini, con aumento dell’insulino resistenza) e in stretta correlazione all’alimentazione errata e alla sedentarietà. Tipicamente si può avere una localizzazione addominale nel maschio e una disposizione a carico di glutei, cosce e braccia nella donna. Molto spesso si osservano delle forme miste, che danno una conformazione detta a “pera” quando il grasso si dispone principalmente nella parte bassa del corpo oppure a “mela” quando si localizza principalmente sull’addome, aumentando anche il rischio cardiovascolare per un aumento del grasso viscerale intra addominale.
In genere questo tipo di alterazione viene combattuta con ogni mezzo. Spesso con diete drastiche e inutili, che non fanno altro che accentuare la problematica, riducendo ancora di più la massa muscolare. A questo si aggiunge spesso l’abitudine di acquistare creme e rimedi che non hanno nulla di scientifico. Purtroppo però non è possibile sciogliere il grasso localizzato in maniera definitiva con sole azioni locali.
Per questo è fondamentale una visita medica accurata, una diagnosi certa e un cambiamento dello stile di vita, tra cui una alimentazione sana ed equilibrata, affiancata da trattamenti mirati di medicina estetica, come la mesoterapia, la lipocavitazione e la carbossiterapia.
Rughe e macchie cutanee
Le rughe e le macchie cutanee rappresentano alcune delle modificazioni a cui va incontro la pelle con l’invecchiamento. Con il passare degli anni, infatti la pelle subisce delle modificazioni strutturali e cellulari che comportano un progressivo cambiamento dell’aspetto e del turgore. Questo è dovuto sia a fattori esterni che interni all’organismo, la cui incidenza determina una differenza più o meno marcata tra invecchiamento fisiologico e patologico, ovvero tra età biologica ed età anagrafica. Oltre ai fattori genetici e all’avanzare dell’età anagrafica, vi sono diversi fattori modificabili nello stile di vita che possono rallentare l’invecchiamento, tra i quali ricordiamo l’esposizione al sole, l’inquinamento, le variazioni di temperatura, lo stress, le emozioni, i cambiamenti ormonali (es alterazioni del ciclo o menopausa), il movimento e l’alimentazione.
Le rughe si formano già a partire dai 25-30 anni a causa di un invecchiamento biologico. La cute infatti inizia presto ad invecchiare, sebbene vi siano persone che dimostrano più dei loro anni ed altre che sembrano più giovani. La perdita di collagene, elastina e l’incapacità del corpo di trattenere l’acqua comportano varie alterazioni a carico di elasticità, turgore, sebo, temperatura, ph e idratazione della pelle.
Naturalmente l’invecchiamento non può essere fermato e oggi la medicina estetica mira ad aggiungere vita agli anni, attraverso un miglioramento e un rallentamento dei segni della senescenza. Questo avviene attraverso cosmetici ad azione mirata (sebbene la maggior parte di quelli in commercio serve a ben poco) ma anche con metodo più incisivi, anche se non sempre invasivi. L’obiettivo è sempre inquadrare la situazione attraverso una visita accurata e lo studio sia della pelle che dello stile di vita. Trattamenti molto indicati e sicuri sono i peeling, la mesoterapia, la carbossiterapia, i fillers, la tossina botulinica, la radiofrequenza, fino ad arrivare a trattamenti laser o chirurgici.
Psioriasi ed ulcere
La psoriasi è una malattia infiammatoria cronica della pelle caratterizzata dalla presenza di chiazze eritematose di colore rosso, ricoperte da squame biancastre, fino ad avere a volte ipercheratosi, fissurazioni e pustole.
Si localizzano soprattutto nella zona dei gomiti, vicino l’ombelico o nella zona sacrale, nel cuoio capelluto o nella zona delle ginocchia. In Italia ne soffrono quasi 2 milioni di persone. E’ fondamentale l’esame obiettivo e la diagnosi differenziale con la dermatite atopico o con gli eczemi. Per questo è importante l’anamnesi e le indagini di laboratorio, fino ad arrivare alla biopsia. Tra i fattori di rischio abbiamo la predisposizione genetica e fattori scatenanti come fumo e alcool, farmaci, ustioni e soprattutto stress.
Attualmente purtroppo non esiste una cura definitiva ed irreversibile per la psoriasi. Associare però trattamenti topici e sistemici alla fototerapia e alla carbossiterapia restituisce ottimi risultati. Infatti, dato che le lesioni sono causate da una stasi del microcircolo, quest’ultima tecnica è molto indicata.
Epilazione
La depilazione oggi viene effettuata non solo per motivi estetici, ma anche in presenza di problematiche di follicolite e alterazioni della sudorazione, oltre che in presenza di ipetricosi o irsutismo. La funzionalità dei follicoli piliferi è intrinsecamente controllata dalla secrezione ormonale individuale. Per questo motivo è impensabile eseguire l’eliminazione definitiva dei peli dal volto di uomo se contestualmente non vengono assunti farmaci che neutralizzano tale influenza ormonale. Pertanto, l’aggettivo “definitivo”, che spesso viene utilizzato a scopi commerciali non è corretto e deve essere sostituito da “permanente”, ovvero il risultato ottenuto permane nel tempo sui follicoli attivi trattati, ma necessita di sedute di mantenimento per consolidare tali i risultati.
Bisogna distinguere tra “depilazione”, ovvero eliminazione solo della porzione del pelo che emerge sulla pelle, come avviene per la ceretta ed “epilazione” ovvero rimozione del pelo per intero, dal follicolo, come accade con luce pulsata e laser.
In assoluto non è possibile stabilire a priori se sia meglio il laser o la luce pulsata per il trattamento dei peli indesiderati. In letteratura, sono stati pubblicati diversi lavori scientifici che dimostrano performance simili tra i sistemi a luce pulsata e i laser, quali l’alessandrite, il diodo, Nd-YAG. La visita è fondamentale, per valutare il fototipo della persona e la tipologia di pelo da trattare (colore, diametro del fusto e densità pilifera) al fine di settare lo strumento in maniera ottimale, con potenza ed energia ideali. Non tutti gli strumenti sono uguali e oggi vi è molta confusione tra i trattamenti eseguibili da un medico e quelli di un’estetista. Purtroppo, come avviene anche in altre situazioni, la legge non è chiara e non tutela ne differenzia i compiti delle varie professioni.
Per questo è importante, prima di iniziare, essere informati sull’andamento del trattamento.
Acne e couperose
Sebbene l’acne colpisca quasi 9 adolescenti su 10 e numerosi adulti, ancora molte persone si affidano al “fai da te”, peggiorando la situazione e subendo spesso esiti cicatriziali fortemente antiestetici. Molto importante è lo stile di vita nel controllo della patologia, strettamente collegata alla secrezione ormonale (ciclo irregolare, ovaio policistico, gravidanza e menopausa), come fumo e consumo di zuccheri.
Può avere però anche origine genetica, batterica o psicologica. Infatti la predisposizione familiare influisce pesantemente nella comparsa dei brufoli e i disordini di natura psicologica possono essere una concausa. Oltre il 90% dei casi di acne si manifesta sul viso, causando una dermatosi infiammatoria, determinando la comparsa di punti neri o comedoni, che si formano per una dilatazione dell’infundibolo follicolare. Questo impedisce la fuoriuscita del sebo prodotto in eccesso, i batteri (tra cui il Propionil bacterium Acnes) e le cellule morte, ostruendo i follicoli e determinando la comparsa dei punti neri. Col tempo possono progressivamente comparire manifestazioni infiammatorie come le papule e le pustole.
Esistono varie forme di acne, tra cui la couperose o acne rosacea, causata da congestione vasale, spesso conseguente a variazioni di temperatura, sole o da alimentazione errata, che causano una dilatazione dei capillari permanente.
La terapia per l’acne ha essenzialmente lo scopo di ridurre il rischio che rimangano cicatrici ed inestetismi sulla pelle. In commercio esistono diversi prodotti per uso topico, detergenti, creme in grado di detergere e nello stesso tempo curare l’epidermide infiammata.
La terapia è sempre multidisciplinare ed effettuata sia con farmaci (a volte antibiotici), che preparati cosmetici specifici, contraccettivi, alimentazione, pulizia cutanea, fino ad arrivare a trattamenti medici come radiofrequenza, peeling, luce pulsata ed altre apparecchiature.
Smagliature e cicatrici
Le smagliature sono uno degli inestetismi più difficili da eradicare, che si localizzano principalmente su addome, glutei, braccia, cosce, seno e fianchi. Si tratta infatti di zone dove a causa della maggiore tensione della pelle (per vari motivi e per una predisposizione genetica) la cute subisce una progressiva riduzione dell’elasticità, per riduzione di collagene ed elastina. Importante è anche l’azione ormonale ed una eccessiva sudorazione, specie in soggetti in sovrappeso o con variazioni importanti di volume corporeo (effetto yo-yo).
Si presentano sia nel maschio che nella donna, sebbene in quest’ultima sono molto più frequenti. Dal punto di vista scientifico vengono chiamate “strie atrofiche distensae” e presentano una colorazione che varia tra il bianco e il rosso, poiché sono in sostanza una specie di cicatrici della pelle, caratterizzate da una riduzione dello spessore del derma in quel punto.
Si presentano in genere con un andamento longitudinale e inizialmente sono di colore rosso (infiammazione), fino ad arrivare ad una colorazione “madre perla” nel corso dei mesi successivi.
Per questo è importante evitare di avere variazioni di peso repentine, ingrassando o dimagrendo in poco tempo o con diete drastiche. Durante la gravidanza invece è fondamentale attività fisica regolare, idratazione corretta e alimentazione.
Si tratta comunque di inestetismi eliminabili con procedure e protocolli di trattamento adeguati. Inutile invece credere che esistano creme in grado di prevenirle o modificarle. Fondamentale è la visita medica e i successivi trattamenti a base di peeling, biostimolazione, biorivitalizzazione, oppure carbossiterapia e laser, per trattare le cicatrici e riattivare il microcircolo, in quelle di vecchia data.
Neoformazioni benigne
Vi sono diverse tipologie di neoformazioni benigne che vengono trattate in ambito medico estetico. Tra queste ricordiamo verruche, fibromi, condilomi a cui si aggiungono cheratosi, nevi, xantelasmi e altre formazioni che oggi possono essere facilmente asportate grazie a dei semplici trattamenti laser.
Tali alterazioni della pelle possono comparire in quasi tutte le parti del corpo, interessando soprattutto viso e collo, divenendo non solo antiestetiche ma anche a volte pericolose per la crescita e le possibili rotture.
La maggior parte di esse ha varie cause. Tra queste soprattutto l’aumentare dell’età e l’esposizione ai raggi solari o alle lampade artificiali. In particolare i nevi, sono delle raccolte benigne di melanociti che andrebbero controllate attraverso una attenta mappatura annuale, effettuata con un dermatoscopio, poiché possono evolvere in tumori molto aggressivi. Vengono facilmente asportati sia chirurgicamente che attraverso terapia laser con Co2.
Eliminazione Tatuaggi
Una pratica sempre più frequente è quella di eliminare i tatuaggi. Molti si pentono infatti di averli fatti o vogliono eliminarli per motivi estetici, dato che tendono a modificarsi nel corso degli anni. In passato, nonostante molti pensavano che i tatuaggi fossero dei segni permanenti del corpo, sono state proposte diverse tecniche per la loro rimozione, quasi sempre molto dolorose e fallimentari. Basti pensare che trattamenti arcaici prevedevano addirittura l’utilizzo di infiltrazioni di escrementi di piccione. Con l’avvento della tecnologia, si è passati dall’applicazione di Acido Tricloroacetico alla dermoabrasione, fino a pratiche inutili quali scrubs, e in particolare la salabrasione.
Oggi rimuovere tatuaggi non è più un problema, grazie all’avvento dei laser Q-switched, gli unici capaci di effettuare questo tipo di trattamento in maniera efficace. Naturalmente non tutti i pigmenti si rimuovono con la stessa facilità. Ogni pigmento, chiamato cromoforo, viene colpito a una diversa lunghezza d’onda del laser. Colori quali giallo, verde, bianco o inchiostri fluorescenti, sono più difficili da trattare rispetto ad inchiostri di colore nero o scuri, poiché hanno uno spettro di assorbimento che cade fuori o sulla soglia di emissione degli spettri disponibili nel laser per la rimozione. La terapia laser, frammenta le particelle di inchiostro che formano il tatuaggio, che vengono poi disperse all’interno dei tessuti. Per questo richiede diverse sedute.
E’ sempre importante effettuare prima una visita al fine di valutare il tipo di tatuaggio, le condizioni della pelle e la tipologia di inchiostro utilizzato. Tipicamente gli inchiostri neri e più scuri vengono rimossi con più facilità, anche se molto dipende dalla capacità assorbente della pelle e dalla natura dei colori utilizzati (vegetali o chimici).
Oggi la tecnica di eliminazione del tatuaggio trova applicazione anche nella rimozione del tatuaggio sopraccigliare derivante dal trucco permanente, sempre più in voga come trattamento estetico paramedicale.
Lesioni Vascolari
La rimozione delle lesioni vascolari superficiali avviene in genere attraverso delle specifiche terapie che prevedono l’utilizzo dei laser. Tra le principali alterazioni che possono essere trattate, abbiamo le iperpigmentazioni, gli angiomi, i capillari, le spider vein, le teleangectasie, la couperose o la rosacea.
Molto frequenti sono le teleangectasie, che sono reticoli di capillari, dette anche microvarici, che decorrono superficiali all’interno della cute. Anche la couperose affligge sia uomini che donne, in particolare colpendo le venule delle guance e del naso, tendendo ad accentuarsi nelle variazioni di temperatura caldo/freddo.
La terapia di elezione per questo tipo di alterazioni cutanee è quella laser, agendo attraverso la fototermolisi selettiva dell’ emoglobina e dell’ossi-emoglobina.
Il principale laser che viene utilizzato a questo scopo è il Nd: YAG, gold standard per la rimozione di lesioni vascolari.
In genere il trattamento non è molto fastidioso, poiché il raggio laser dura frazioni di secondo.