Tecniche Iniettive
Tecniche iniettive
La medicina estetica si avvale oggi di numerose terapie iniettive al fine di migliorare gli inestetismi di viso e corpo. Si tratta di tecniche altamente efficaci quando eseguite da personale sanitario preparato e consistono nell’utilizzo di farmaci o sostanze iniettive completamente riassorbibili e compatibili con l’organismo. Per questo, anche eventuali problematiche riscontrate dal paziente sono completamente transitorie, e tutte le zone trattate ritornano, a distanza di settimane o mesi allo stato originario in maniera progressiva. Anche le tecniche utilizzate per la riduzione dei pannicoli adiposi, per il grasso localizzato o per la cellulite, servono a risolvere il problema in quel determinato istante, dovendo sempre il paziente lavorare a livello preventivo per evitare nuove problematiche. Non esistono ad oggi trattamenti iniettivi che possano risolvere per sempre e in maniera definitiva delle problematiche, garantendone un mancato ritorno.
Tutte le sostanze utilizzate presso il mio studio sono completamente tracciate e autorizzate dal ministero della salute. Questo garantisce il risultato, grazie alle conoscenze scientifiche e ai protocolli adeguati, oltre a non presentare effetti collaterali permanenti.
Presso i miei studi utilizzo diverse tecniche iniettive che illustriamo di seguito.
Mesoterapia
La mesoterapia, ovvero una terapia intradermica distrettuale, è una terapia praticata esclusivamente dal medico, che consiste nell’iniettare piccole quantità di farmaci o sostanze per migliorare o curare diversi inestetismi o patologie. Il Dott. Pacella, esperto mesoterapista che ha imparato varie tecniche ideate da Pistor, pratica da anni questa terapia sia in ambito estetiche, che viscerale (problematiche epatiche o intestinali, problemi flebologici) o antalgico (contusioni, tendiniti, distorsioni) ed è iscritto nell’albo nazionale dei Mesoterapisti.
L’utilità di questa tecnica è legata al motto del suo ideatore: “poco, raramente e nel punto giusto”, riducendo le quantità di farmaco iniettate e gli effetti collaterali, pur riducendo gli effetti collaterali. Le punture vengono effettuate con appositi aghi di lunghezze diverse (generalmente 4, 6 o 13 mm) e un diametro di 0,4 mm (ago di Lebel). A volte è possibile utilizzare anche dei raccordi multiago, permettendo di inoculare contemporaneamente i principi attivi con 3, 5 o più aghi.
Il nome “mesoterapia” trae origine dal fatto che l’iniezione dei principi curativi viene effettuata nel mesoderma ed esistono diverse tecniche di iniezione, oltre a poter utilizzare numerosi cocktail di farmaci, secondo gli obiettivi da raggiungere (ad esempio, miglioramento del microcircolo, cellulite, ringiovanimento, tonificazione dei tessuti).
In genere si effettuano diversi trattamenti per ottenere un risultato concreto e non esistono attualmente delle tecniche di base nella medicina estetica, che possano a lungo termine superare l’efficacia della mesoterapia. Viene utilizzata soprattutto per migliorare la cellulite e il grasso localizzato, ma anche per migliorare le cicatrici, l’acne, le rughe, anche in abbinamento ad altre tecniche o apparecchiature, come la cavitazione medica.
Filler
I fillers sono trattamenti riempitivi utilizzabili sia sul viso che sul corpo, inoculando sostanze a livello del derma. Infatti tale tecnica è molto utile nella riduzione immediata delle rughe, dei solchi e dei segni del tempo, potendola effettuare a livello di zigomi, labbra, contorno occhi, pieghe naso geniene, glutei, collo e altre zone del corpo. Naturalmente il loro utilizzo è molto utile anche nel riempimento degli esiti di acne o in presenza di cicatrici deturpanti.
I prodotti utilizzati sono molto sicuri e la loro efficacia è garantita da studi scientifici e sperimentazioni di lunga data. L’iniettivo più conosciuto e utilizzato è l’acido ialuronico, un composto totalmente riassorbibile (la durata è circa 6 mesi) e compatibile (difficilmente si hanno allergie) con l’organismo umano, utile a dare elasticità e stabilità ai tessuti del derma, ma vengono anche utilizzati collagene e acido polilattico.
Durante il processo d’invecchiamento, il nostro corpo subisce una perdita di collagene ed elastina, oltre che di acido ialuronico, che ha la funzione di dare resistenza, idratazione, viscosità e turgore. Le tecniche di iniezione e gli aghi utilizzati, seppur molto sottili possono essere di vario tipo, scelti a seconda della zona da trattare e del paziente. Per questo è sempre importante effettuare una visita medica e scegliere professionisti che utilizzano prodotti di grande qualità e sicurezza.
Sono trattamenti molto in voga ed è possibile effettuarli a qualsiasi età, dato che sono abbastanza indolori e alla fine del trattamento è possibile tornare alla routine giornaliera, in quanto solo raramente è possibile avere lievi edemi o ecchimosi che sono transitori.
Come molti altri trattamenti estetici, è sconsigliato l’uso in gravidanza, ma anche in situazioni come Herpes in fase attiva o malattie del tessuto connettivo.
Tossina botulinica
La tossina botulinica, il cui uso medico è stato utilizzato quasi 30 anni fa è oggi tra i principali prodotti utilizzati in medicina estetica, sia per la riduzione delle rughe che per il miglioramento della sudorazione (iperidrosi), iniettandola a livello ascellare, di piedi o mani. Va distinta dal filler che viene utilizzato come riempimento. Si tratta di una sostanza prodotta dal batterio Clostridium Botulinum e viene iniettata direttamente nei muscoli mimici interessati da un rilassamento, causandone una paralisi flaccida e transitoria (massimo 6 mesi). L’iniezione di tale tossina (si tratta di quella di tipo “A” purificata), infatti causa un blocco del rilascio dell’acetilcolina, responsabile della trasmissione al muscolo dello stimolo per la contrazione.
Nonostante molta disinformazione, si tratta di un farmaco molto sicuro e a lungo studiato, utilizzato per la prima volta nella cura dello strabismo. I prodotti esistenti oggi in commercio a base di tale tossina, sono tre: Vistabex, Bocouture e Azzalure.
Viene iniettato in piccole dosi con una siringa piccolissima (quella da insulina), con un ago di lunghezza 13 mm e dopo diluizione con fisiologica allo 0,9%. Viene effettuata in ambulatorio e non necessita di ricovero.
Il massimo risultato si ottiene a distanza di circa 2 giorni dal trattamento fino a circa 1 settimana. I risultati migliori però si ottengono dopo circa 1 mese e perdurano circa 6 mesi. Viene utilizzata per correggere le rughe d’espressione della fronte e del contorno occhi, escludendo i pazienti che soffrono di malattie neuromuscolari o allergici ai componenti della tossina. Anche in gravidanza e allattamento non si effettua il trattamento.
Dopo il trattamento il viso potrebbe apparire leggermente gonfio nella sede di iniezione e leggermente arrossato. A volte potrebbe comparire qualche livido o dei lievi bruciori, ma tutti i sintomi sono transitori.
Fili di sospensione
La tecnica di posizionamento dei fili è un approccio abbastanza innovativo in medicina estetica. Viene anche chiamato Soft Lift e si tratta di una procedura medica poco invasiva, dai risultati naturali e rivitalizzanti. Si tratta di una pratica ambulatoriale che necessita di circa 30 minuti di trattamento, alla fine della quale i pazienti possono tornare alla loro routine con piccole accortezze. E’ una tecnica che può essere effettuata sul viso, sul collo, sul decollette, all’interno della coscia e del braccio, sulla parte anteriore della coscia o sui glutei attraverso l’inserimento sottocutaneo di fili in PDO (polidiossanone), una sostanza di origine sintetica, già usata in chirurgia per le suture delle strutture profonde (ad esempio in cardiochirurgia per fissare le valvole cardiache).
Si tratta di un trattamento effettuato dopo anestesia locale e quindi indolore, che lascia un leggero gonfiore che necessita di applicazione di ghiaccio secco alla fine del trattamento. In genere i fili sono completamente ma lentamente riassorbibili nel giro di circa 6 mesi, a seguito di un processo di idrolisi, che svolgono una azione di biostimolazione del collagene insieme al sostegno dei tessuti. I microfili di polidioxanone hanno uno spessore compreso all’incirca tra 0.05 e 0,20 mm e vengono spesso associati ad altre tecniche come i fillers, la tossina botulinica o trattamenti con apparecchiature.
Intralipoterapia
L’Intralipoterapia (conosciuta anche come Lipodissolve) è una metodica di medicina estetica che consiste nell’iniettare delle soluzioni in grado di determinare la rottura e lo scioglimento degli adipociti (adipocitolisi), ovvero delle cellule di grasso. Si tratta di una procedura non chirurgica molto efficace nel trattamento delle adiposità localizzate, in sostituzione alla lipoaspirazione, che rappresenta comunque sempre la prima scelta. È possibile utilizzare diverse sostanze iniettabili a base di fosfatidilcolina, tra cui la soluzione messa a punto da Motolese (che è stato il primo a creare tale tecnica), sebbene sia possibile utilizzare soluzioni galeniche o off-label (cioè usando farmaci al di fuori delle indicazioni terapeutiche, procedura però disciplinata dalla Legge 94/98).
La Fosfatidilcolina è un importante componente della lecitina (in genere ottenuta dalla soia) e rappresenta il fosfolipide più comune negli animali e nei vegetali.
Viene iniettata grazie all’utilizzo di sottilissimi aghi di lunghezza pari a 10 cm, trattando zona addominale, regione trocanterica cosce e fianchi e potendo ripetere a distanza di tempo il trattamento (in genere 3 settimane – 1 mese), arrivando al massimo a 10 trattamenti a seconda del pannicolo adiposo da eliminare. E’ una tecnica indolore eseguita da medici formati ad effettuare il trattamento, senza necessitare di anestesia o ricoveri. Come avviene anche per altre tecniche iniettive è possibile avere dei lividi o lieve edema alla fine del trattamento o avere prurito nei giorni successivi. Molto utile può essere l’associazione a fine trattamento di un linfodrenaggio manuale o eseguire una cavitazione medica per accelerare il risultato.
Biostimolazione e biorivitalizzazione
Il processo di invecchiamento è un processo di involuzione fisiologica a cui tutti gli esseri viventi vanno incontro nel corso della loro vita. Le cause sono numerose e sono sia interne all’organismo (come la genetica) che esterne (stile di vita, sole, alimentazione, movimento, fumo e altri fattori).
Si tratta di un processo irreversibile, che è possibile contrastare, mirando al proaging, piuttosto che all’antiaging come accadeva fino a pochi anni fa. La pelle inizia ad invecchiare molto presto (già intorno ai 20 anni), sebbene i primi segni compaiono negli anni successivi e diventano evidenti solamente in età adulta. Le principali alterazioni riguardano lo spessore della cute, l’idratazione, la fragilità e la secchezza della pelle, le alterazioni del sebo e la comparsa di rughe, solchi e discromie.
È a livello del derma però che compaiono le principali alterazioni come la diminuzione della produzione di collagene, elastina ed acido ialuronico.
Tra i trattamenti più utilizzati da sempre vi sono la biostimolazione e la biorivitalizzazione, che hanno lo scopo di rallentare questi process, reintegrando i normali costituenti del derma quali glicosamminoglicani, zuccheri ed aminoacidi e ripristinado un ambiente fisiologico ideale affinchè i fibroblasti possano sintetizzare collagene nelle migliori condizioni possibili. Per questo è possibile trattare tutto il corpo ed in particolare viso, collo, decolletè e mani, aumentando luminosità, turgore, elasticità, dando più freschezza e meno anni alla pelle.
Si tratta di trattamenti indolori, senza effetti collaterali ed effettuati con microaghi che iniettano sostante fisiologicamente presenti nella cute, senza avere alcun tipo di problema. Tra questi: Acido Ialuronico (di tipologia diversa rispetto a quello usato per i fillers), Aminoacidi, Complessi Vitaminici, Fattori di crescita Piastrinici (PRP). La cadenza tra una seduta e l’altra può essere da 1 a 4 settimane. E’ altresì possibile intervallarle con sedute di altri trattamenti (botulino, filler).
Carbossiterapia
La carbossiterapia (nata quasi 100 anni fa in Francia) rappresenta oggi la terapia di elezione per il trattamento di inestetismi quali la cellulite, anche in abbinamento ad altri trattamenti quali la cavitazione medica, la radiofrequenza o la mesoterapia. È impiegata da anni nella medicina termale e deve la sua fortuna in Francia, dove molte tecniche iniettive di medicina estetica hanno avuto rapida evoluzione. Le sue indicazioni spaziano dalla cura delle problematiche vascolari (incluso il fenomeno di Raynaud) ed in medicina estetica è spesso utilizzata per il ringiovanimento del volto, del décolleté, genitali femminili, braccia, addome, gambe e perfino sul cuoio capelluto di uomo e donna. Viene inoltre utilizzata nella terapia di cicatrici, ulcere e smagliature, con ottimi risultati, anche in abbianmento ad altre tecniche e tecnologie laser.
Si tratta di una tecnica che prevede l’inoculazione sottocutanea di anidride carbonica, la quale, legandosi all’emoglobina presente nei globuli rossi, favorisce un rilascio immediato di ossigeno dall’interno del tessuto trattato (grazie ad un fenomeno fisico chimico denominato effetto BOHR).
Questo significa che le principali variazioni che si hanno a livello dei tessuti trattati sono benefici sulla microcircolazione (rendendo ad esempio le gambe più leggere), miglioramento della cute e della consistenza del tessuto (turgore, elasticità, luminosità) e riduzione del grasso e della cellulite (PEFS), per attività lipolasica dell’anidride carbonica. In particolare, l’azione sul grasso è sia diretto (rottura delle cellule di grasso dovuta all’azione meccanica del flusso del gas che scolla la pelle da sottocute), sia indiretto (aumento dell’attività degli enzimi in grado di sciogliere i grassi e aumento della disponibilità di ossigeno nei tessuti).
Gli effetti collaterali della carbossiterapia sono davvero pochi e transitori: solo un po’ di bruciore in alcune zone particolarmente sensibili come le mani. Questo perché il gas penetra attraverso un microago che viene posizionato sottopelle e il gas viene erogato in maniera costante dalla macchina, per un tempo di circa 15 minuti. Il numero delle sedute e la scelta della sede di applicazione variano in base alla patologia da trattare (in media da 10 a 15 sedute per un primo ciclo) a costi abbastanza contenuti.
Dermapen
Il trattamento con il Dermapen è una particolare tipologia di biostimolazione che consiste nello stimolare naturalmente le cellule che producono collagene permettendo il ringiovanimento dell’epidermide di viso e corpo. Viene anche utilizzato per il miglioramento delle cicatrici e per il trattamento delle smagliature.
Viene oggi applicata nella terapia delle piccole rughe e dei piccoli segni del’invecchiamento, spesso in età giovane o in chi non vuole sottoporsi ad interventi invasivi.
Si tratta infatti di un procedimento abbastanza veloce, indolore e non invasivo, che rappresenta l’evoluzione del dermaroller, sfruttando la tecnica del micro – needling, ovvero una stimolazione meccanica della pelle, con aghi che arrivano a livello sottocutaneo e nel derma superficiale, grazie ai microaghi (0,5 mm) che stimolano i fibroblasti a produrre collagene ed elastina.
È possibile con questo dispositivo anche veicolare sostanze come in una classica biostimolazione (acido ialuronico, vitamine e aminoacidi).
Richiede circa mezz’ora di trattamento ambulatoriale, senza alcun fastidio (in alcuni è possibile anche somministrare una pomata anestetica) e tornando subito alla normalità, potendo ripetere le sedute ogni 2-3 settimane, fino a 1 mese l’una dall’altra.
Le zone del corpo che è possibile trattare sono diverse e può anche essere utilizzata in abbinamento ad altri trattamenti o a terapie laser.